Capita spesso che alcuni personaggi storici siano legati a interessanti curiosità culinarie, vieppiù quando si tratta di carne, di cui non pochi sono ghiotti.

Molti piatti da carnivori si ispirano proprio a nomi di personaggi celebri nella storia, che ne facevano un consumo esasperato o che vi sono rimasti legati per una fortuita concatenazione di eventi.

Alcuni di questi avevano doti da chef, dedicandosi loro stessi a creazioni culinarie; certi ne coltivavano la passione, altri, addirittura, non hanno mai messo piede in cucina né avevano fama di essere buongustai.

Eppure il loro nome rimane legato alla carne.

Vogliamo scoprire questi personaggi?

Personaggi storici legati alla carne: la carne come simbolo di prestigio

Se è vero che la carne costituisce un’importante fonte di nutrimento sin dagli albori della nostra specie, è vero anche che questa è stata presente in modo diverso sulle nostre tavole, lungo il corso della storia.

Se parliamo della storia evolutiva dell’uomo, è stata un ingrediente fondamentale non solo per il potenziamento delle nostre capacità cerebrali, ma anche per questioni di mera sopravvivenza.

Durante il Pleistocene, se l’uomo non avesse ricavato nutrimento dalla carne, quando il consumo di vegetali era reso difficile dalle basse temperatura, la storia umana non sarebbe stata praticamente la stessa.

Molto diversa la questione in epoche che vanno dal Medioevo alla prima rivoluzione industriale.

Qui, per lungo tempo, il consumo di carne rimase appannaggio dei ricchi, essendo un bene di consumo non del tutto accessibile alle classi meno abbienti.

Molto più diffuso era il consumo di frutta, verdura e cereali,

Va da sé, quindi, che molti personaggi storici legati al mondo della carne provengano da ambienti nobili.

Personaggi storici legati alla carne: fra eccessi, sfarzi e ghiottonerie creative

Pare ovvio che il consumo di carne fra i personaggi storici non sia soltanto simbolo di gusto, ma anche di prestigio.

Un prestigio che spesso si concretizza nell’eccesso e nell’ostentazione di un bene di consumo, elevato a status symbol e vessillo di potenza.

A questo si lega un’idea di peccato, che rende l’esibizione di potere economico e culinario ancora più efficace: il senso di trasgressione e degustazione di un piacere proibito.

Non ci credete?

Il Sommo Poeta relega tutti gli uomini golosi -e potenti- nel terzo cerchio dell’inferno, a seguito dei lussuriosi.

È il caso di Ciacco, ancora non individuato nella storia; descritto sia nella Divina Commedia che nel Decameron come un uomo ghiotto ed estremamente goloso.

Personaggi storici legati alla carne: fra ostentazione e leggenda

L’ostentazione di banchetti e tavole imbandite ha dato vita a svariate leggende sui personaggi storici, dove la realtà si confonde spesso con l’immaginazione.

Famosa la vicenda dell’atleta greco Milone di Crotone, che si dice accoppò un intero bue a pranzo con un pugno.

La carne come ragione di vita

Fra i mangiatori di carne per eccellenza, figura senz’altro Carlo Magno, talmente goloso di questo alimento da condannarsi a una morte precoce.

Il sovrano era famoso per essere un grande divoratore di carne rossa e selvaggina.

Si ammalò di gotta; ma non modificò le sue abitudini alimentari nemmeno dietro insistenza dei medici di corte.

Far bella mostra di tavole imbandite, e anche di un stile di vita mondano, dedito ai piaceri della carne a tutto tondo, era un po’, come abbiamo detto, il vezzo di tutti gli aristocratici.

Tuttavia, i sovrani inglesi e francesi vantano in questa classifica un posto di rilievo.

Il voracissimo Enrico VIII di Tudor era famoso non solo per le sue abbuffate di carne – e di tutto ciò che fosse commestibile- ma anche per lo sfarzo, quasi teatrale, con cui adornava la sua tavola, aggiungendo fiori, piume e frutta alle sue pietanze, che spesso nascondevano gioielli e monili.

Otto Von Bismarck è uno di quei nomi in cui la realtà sfuma con la fantasia e la ciarlataneria.

Descritto come un uomo capace di bere un boccale da un litro di birra tutto d’un fiato, e di mangiare dodici uova sode come antipasto alla colazione.

È ricordato soprattutto per la celebre bistecca con sopra un uovo al burro.

Personaggi artistici legati alla carne

Anche fra musicisti e letterati non mancano i riferimenti al mondo della carne.

Celebre, ad esempio, il caso dello scrittore francese Honoré de Balzac, protagonista di un aneddoto nel quale, si narra, ebbe lo stomaco di mangiare dodici costolette d’agnello, un’anatra, due pernici, una sogliola e cento ostriche, tutto accompagnato da frutta, dessert e liquori.

A fargli compagnia, c’è anche il celebre Alexandre Dumas, di bocca buona e sicuramente dallo stomaco di ferro.

Autore del Grande dizionario di cucina, che contiene tremila ricette e curiosità culinarie raccolte durante i suoi viaggi in giro per il mondo.

Fu il primo a descrivere la pizza al pomodoro in uno dei suoi libri.

Da menzionare anche lo scrittore romantico Francois René de Chateaubriand, patito del filetto di manzo in salsa di patate, che offriva spesso ai suoi ospiti.

Il caso più famoso, però, è certamente quello del musicista Gioacchino Rossini, alla cui memoria sono stati dedicati diversi piatti, il più famoso di tutti il tounedos alla Rossini.

Si tratta di un gustosissimo filetto di manzo, insaporito con fegato e tartufo, il tutto servito su due fette di pane fritte nel burro.

Da leccarsi i baffi soltanto leggendo.

Personaggi storici legati al mondo della carne: divertenti curiosità

Chiudiamo con due personaggi i cui aneddoti sapranno divertirvi, sebbene non collegati direttamente al mondo della carne

Il primo è Cleopatra, le cui prodigiose abilità culinarie pare siano costate a Marco Antonio la sconfitta nella mitica battaglia si Azio.

Nell’atmosfera torpida e orientale della sua Trireme, si dice che la preparazione dei suoi piatti avesse intorpidito Marco Antonio al punto da non accorgersi che Augusto lo stesse attaccando.

La secondo è il genio di Leonardo, di cui non tutti conoscono i tentativi disastrosi di sfondare come chef.

Unica attività in cui probabilmente non riuscì a eccellere.

Dopo aver fallito con due locande, una delle quali gestite con il maestro Sandro Botticelli, Leonardo fu incaricato da Ludovico il Moro alla ristrutturazione delle cucine del Castello Sforzesco.

Il risultato fu un disastro, con l’allagamento dei locali, diversi feriti e buoi che sollazzavano per la cucina insozzandola di escrementi.

L’unico macchinario da cucina di Leonardo pervenuto – Unico a non far danni, a quanto sembra- è il cavatappi.

Le carni di macelleria Orsogna

E tu, se sei un patito di carni, che ne diresti di abbuffarti da Orsogna carni?

Ora non sono più un bene di lusso per tavole aristocratiche.

Puoi mangiarne quanta ne vuoi e ordinare direttamente i tagli a casa tua.

Che aspetti, allora? Vogliamo far mangiare solo Carlo Magno?