Il senso della tradizione è molto forte quando si parla di prodotti tipici.

Si sa: il cibo da noi prodotto rappresenta il vanto principale nella nostra cultura. Ci identifichiamo nella storia e nelle origini di quel prodotto, quasi rappresentasse la parte più profonda di noi.

Una delle domande più diffuse tra noi abruzzesi è se le pecore usate per gli arrosticini siano tutte italiane.

Domanda legittima, ma che sottintende spesso una fanatica convinzione: l’idea che i prodotti di provenienza non italiana siano caratterizzati da scarsa qualità.

Dunque: prodotto italiano = prodotto di qualità; prodotto non italiano = prodotto mediocre.

Ma siamo davvero sicuri che sia così?

Vi spiegheremo come funziona, dandovi la libertà -e tutte le corrette informazioni- per formarvi una vostra opinione.

Arrosticini di pecora molto richiesti

Intanto vi chiediamo di fare un piccolo ragionamento.

La fiorentina che mangiate in Toscana proviene da esemplari di razza chianina del luogo? I saltimbocca alla romana sono preparati solo con carne del posto?

Non scherziamo! Ovvio che non sia così!

Nemmeno la pasta è fatta interamente con grano italiano.

Parliamo di prodotti molto richiesti che, oltre a vantare una forte tradizione, hanno riscosso un notevole successo al livello commerciale.

Chiunque, almeno una volta nella vita, pretende di assaggiarli; e la stessa cosa vale per gli arrosticini.

Le pecore italiane non coprono la domanda di arrosticini!

Lo sappiamo: gli arrosticini sono un prodotto apprezzato in tutto il mondo!

Soltanto nel nostro paese, si consumano 1,2 miliardi di pezzi l’anno.

In Abruzzo, le pecore arrivano a una cifra di 178mila e, di queste, soltanto ll 20% -all’incirca 30.000- viene impiegato per la lavorazione di prodotti di carne, fra cui arrosticini.

Capite che una simile quantità non è sufficiente a coprire la domanda della sola regione Abruzzo. Immaginate se parliamo dell’intera nazione.

Molte pecore vengono importate dell’estero.

Ma c’è di più!

Solo pecore italiane per gli arrosticini? No, solo pecore di qualità!

Le pecore che non sono italiane non sono di qualità!

È questa la convinzione che muove molti divoratori di arrosticini: ansiosi di saperne di più sulla provenienza degli ovini macellati.

Dobbiamo sapere che, perché la carne di una pecora possa ritenersi adatta per gli arrosticini, serve un particolare processo di allevamento.

Queste pecore, per dirne una, non sono mai state impiegate per la produzione lattiero casearia.

Questo permette loro di presentare quelle caratteristiche fisiche -la giusta quantità di carne grassa e magra- per farne deliziose rostelle fumanti.

Ora ascoltate bene: questi esemplari di prima scelta non si trovano negli allevamenti italiani, bensì in quelli francesi e irlandesi.

Ci si chiede se le pecore usate per gli arrosticini siano tutte italiane. La faccenda, in realtà, è molto complessa. Nella foto due pecore di razza suffolk.

Le pecore italiane non sono adatte agli arrosticini!

Forse l’ultima frase vi ha turbato; ma è esattamente come avete letto.

Per farla più semplice: quelle italiane non sono le pecore giuste per la produzione di arrosticini.

Per quale ragione, vi state chiedendo?

Perché la loro carne è dura e stopposa: ben lontana dalla sugosa consistenza dei nostri tradizionali spiedini.

In Abruzzo, le pecore che pensiamo allevate per gli arrosticini sono destinate ad altri prodotti di carne, per i quali si dimostrano più appropriate.

Le pecore estere, quindi, sono le più adatte per l’arrosticino abruzzese: con quella carne tenera e burrosa che quasi si scioglie sul palato e che invece le pecore italiane non presentano.

Alla fine, la rostella buona la sentono le papille gustative e la tradizione sta nel risultato.

Tutto il resto sono semplici minuzie.

Geografia e tradizione sono due cose diverse!

Nonostante tutto, i più duri potranno obiettare che se non sono pecore abruzzesi allora non stiamo mangiando arrosticini.

Ma sarebbe un po’ come affermare che il sushi non è vero sushi se tonno e salmone non vengono dal Giappone; o che la sacher torta è deliziosa solo se preparata con prodotti viennesi.

A incidere sulla qualità è soprattutto la lavorazione e la passione per il prodotto.

La tradizione anche nella cottura!

Curioso che molti fanatici della provenienza geografica non storcano il naso quando gli arrosticini li preparano sulla piastra elettrica.

Orsogna carni vi dice che le vere rustell’ colano abbondanza soltanto dalla canalina: l’unico vero modo per gustarle secondo la tradizione.

Le vere rustell’ fatte con vere pecore!

E noi siamo molto attenti alla tradizione: la nostra macelleria è attiva da oltre ottant’anni sul territorio.

Un amore profondo per il posto e metodi di lavorazione tramandati di generazione in generazione.

Volete sapere davvero da dove vengano le nostre pecore?

Noi vi diciamo semplicemente che sono di qualità! Non serve la nostra parola: sarà il vostro palato a gridarvelo.

Potete farne una bella scorta sul nostro shop 😉